Selvaggio Brenta sud

Si parte con taxi jeep da Molveno in direzione San Lorenzo in Banale e si risale la prima parte della Val d’Ambiez in fuoristrada fino al rifugio Cacciatori a 1800 metri circa. porta di ingresso alle Dolomiti di Brenta. Zaini in spalla si sale lungo il meraviglioso anfiteatro formato dalle più conosciute pareti dolomitiche, teatro di importanti arrampicate lungo le verticali pareti che si affacciano sulla valle.

Particolarmente apprezzati gli scenari che si aprono nei pressi sopra il rifugio Cacciatore (a 1.821 metri) e alle malghe di Prato e di Senaso, fino al Rifugio Agostini (2450 metri) lungo la via che attraversa il “giardino dei fossili”. Questo scrigno naturale conserva i resti dei megalodonti vissuti quasi 200 milioni di anni fa quando al posto delle montagne si estendeva un mare tropicale. La prima parte di salita, percorrendo il sentiero Palmieri, è la più faticosa di tutta la giornata ma, arrivati al passo Forcolotta di Noghera, il tracciato prosegue in piano permettendo di apprezzare rocciosi paesaggi isolati e osservare innumerevoli camosci che si affacciano curiosi. Una leggera discesa verso la Pozza Tramontana fa intravedere il Rif Pedrotti. Ora il sentiero risale verso cime e pareti meravigliose dove Cima Tosa con i suoi 3131 metri, fa la padrona su tutte le Dolomiti di Brenta. Il rifugio Pedrotti darà poi il via alla discesa che passo dopo passo, cima dopo cima porterà al rifugio Croz Altissimo.

Da qui la discesa al di Lago di Molveno attraverso la Val delle Seghe avviene in taxijeep fino a raggiungere il punto di partenza